Laura Pausini – Press conference Zurich
Intervista di Gloria Bressan per Tuttoitalia.ch
Fatti sentire, Laura!
Laura Pausini presenta a Zurigo il suo nuovo album di inediti “Fatti Sentire” in attesa del concertone il 24 ottobre all’Hallestadion zurighese
Dopo il successo riscosso con Simili, la cantante romagnola propone Fatti Sentire una raccolta di brani da cui emerge tutta la grinta che la contraddistingue. Questo tredicesimo album racchiude 14 tracce che spaziano dal sound pop, dance al reggeaton in cui spiccano collaborazioni di alto livello come Rick Simpson -produttore dei Coldplay- a conferma del respiro internazionale che l’artista ha ormai raggiunto. Dopo la presentazione alla stampa a bordo di un aeroplano Airbus A320 della compagnia Alitalia sulla tratta Milano-Roma, ritroviamo Laura a Zurigo, negli uffici della Warner Music, per un’intervista generosa e schietta tipica del suo carattere estroverso.
Laura, il filo comune di questo album è il coraggio di affrontare l’amore e la vita: dove trovi l’energia per essere sempre un ottimo motivatore?
Sono grintosa più sul palco che nella realtà perché, come tutti, ho le mie fragilità. Potrei essere un motivatore di me stessa, infatti ho sfruttato molte volte i miei testi per aiutarmi a gestire alcune insicurezze. Per esempio, nel brano Fantastico (fai quel che sei) c’è un motto che ribadisco per spronare chi ascolta e anche me stessa perché, nonostante i 25 anni di carriera, sono sempre sensibile alle critiche e paradossalmente sento il bisogno costante di ricordare alcune parole come un mantra positivo. Nonostante sia cambiata molto, nelle esibizioni, dalla prima volta a Sanremo, facendo un percorso in cui ho imparato a reagire con forza, non nego che, a sipario chiuso, ci siano giorni in cui mi percepisco come al festival del 1993.
Diciamo che da quel festival la solitudine è sparita e Marco è ritornato da tempo…
E meno male! E’ ritornato anche se ha cambiato nome chiamandosi Paolo ed è arrivata anche la mia piccola Paola, il mio equilibrio famigliare.
Parliamo del video di Non è detto: splendida fotografia e montaggio. Ti capita, scrivendo i testi, di immaginarti già una trasposizione visiva per le tue canzoni?
Esatto, quando registriamo la versione finale del brano, io ho già la versione del videoclip nella testa. Avevo cercato un filtro da istantanea Polaroid per fare questo brano e grazie alla collaborazione con Gaetano Morbioli abbiamo ottenuto questo effetto. Io ho fatto la scuola d’arte e adoro la parte fotografica visiva della produzione ma anche la grafica, la scelta del font per l’album …avrei sviluppato questa mia passione se non avessi fatto carriera come cantante.
Torniamo, quindi, a parlare della tua carriera. Parte del tuo successo è dato anche dalla tua personalità estroversa e poco incline a darsi delle arie. Sei un giudice nei talent show all’estero: ti è capitato di consigliare ai ragazzi in gara una linea di comportamento simile alla tua?
No, non riesco. Semplicemente se non mi piace come un ragazzo si propone, anche se è talentuoso, io non lo scelgo a prescindere. Io sono un coach particolare che non ama dare regole, non voglio salire in cattedra e insegnare. Ci deve essere uno scambio, un rapporto in cui anche io posso imparare qualcosa. Ma se manca l’umiltà con me han già finito. Poi, arrivano ragazzi che pensano di sapere tutto sulle regole di marketing legate alla musica ed è interessante capire come ragionano, soprattutto per me che ho iniziato con le musicassette in un’epoca in cui di regole per proporsi non ne sapevamo nulla…sinceramente non le so ancora adesso dopo 25 anni di carriera! Quando, invece, capita un concorrente con personalità, che non assomiglia a nessuno, a me piace molto. E’ da questi ragazzi che nasce anche Fatti sentire: un incitamento a svelare la propria unicità senza nascondersi all’ombra di sentieri o personaggi già collaudati.
E di tutte le sfumature dell’amore che hai raccontato c’è ancora un argomento che vorresti toccare?
Credo proprio di si! Non si finisce mai di imparare e di provare sulla propria pelle certe emozioni. Neanche a 40 anni si può affermare di essere pronti o di essere in grado di reagire a possibili situazioni. Sono sicura che devo scoprire ancora molto dalla vita e sono pronta a cantarne.
Concludiamo: cosa ci dovremmo aspettare per il concerto che si terrà all’Hallenstadion?
Posso far riferimento all’esibizione che si terrà al Circo Massimo a Roma. Nonostante le location diverse quello che voglio è poter presentare me stessa e la mia band emozionando con brani che sento miei e che voglio interpretare con tutto il cuore. Naturalmente non posso escludere la mia storia discografica e canzoni come La solitudine e Strani amori saranno sempre nelle mie corde. Ci sono alcuni fans che mi seguono dal 2000, non gli vogliamo togliere la curiosità di ascoltare le mie prime canzoni degli anni 90?
E, ne siamo certi, anche il 24 ottobre a Zurigo, Laura, si farà sentire!